RITORNARE A VIVERE Sulle rovine non piange la mia terra, ha già versato lacrime; ora attende valide braccia per rimuovere le speranze crollate sotto il cemento. I vecchi hanno lasciato le case senza voltarsi indietro, per non morire. Le loro mani avvezze alla fatica rosseggiano alla fiamma dei falò e l'asfalto già crepita e si sgela. Lontano il canto d'una nenia antica, la voce d'una madre, la forza d'un amore. La gente mia non chiede altro che ritornare a vivere, è gelosa del suo stesso dolore, non vuole che si gridi, che s'imprechi, sa imprecare da sola! Non vuole che il suo silenzio di morte si profani con l'inutile fasto dei rumori. Sotto le pietre ha seppellito il cuore! Antonietta Miele
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